Siamo in Piemonte, precisamente nelle Langhe, precisamente a Cioccaro di Penango. Due settimane fa, matrimonio di una cara amica, cornice da sogno, fra Cuneo e Asti, terra di colline, vigneti, ottima cucina, panorami mozzafiato, note in tutto il mondo, dal 2014 nominate Patrimonio dell’Umanità secondo l’Unesco.
Dico Langhe e subito chi le conosce pensa ai vini, dal Nebbiolo al Barbaresco, dai celebri moscati al Barolo e poi il Dolcetto, il Barbera, parliamo di vini eccellenti! Le nocciole, con quel profumo unico e inconfondibile, il tartufo celebre in tutto il mondo, i formaggi e solo su questo tema potremmo aprire non un capitolo ma un’enciclopedia: Robiola, Toma, Bra, Murazzano ecc….
In Piemonte si mangia e si beve benone (ma in Italia direi ovunque), e così è stato a questo matrimonio dove sono stati esaltati diversi sapori tipici della regione, dai mini bonet con amaretti ai barattolini di pinzimonio con bagna cauda, dalla scottona di fassona con salsa al Barbera agli agnolotti di plin, insomma…una goduria!
Ho tentato di riprodurre il risotto, primo tipico del Piemonte, lì era presentato con il mosto di nocciole, mi son documentata ma non ho trovato molte informazioni su come farlo o dove trovarlo già fatto, ho utilizzato le nocciole al naturale ma non demordo, le ricerche continuano, prima o poi capirò come prepararlo. Si accettano consigli.
Un piccolo omaggio per una terra splendida e per questa bella coppia che ci ha regalato una bella giornata in un luogo da sogno, e non mi riferisco solo alle Langhe ma anche alla chiesetta della cerimonia e a dove si è svolto il pranzo, un menù eccellente, una bomboniera molto molto carina oltre che utile, un’atmosfera di festa, la bellezza di una sposa felice e bellissima, uno sposo innamorato perso, pronto a gridarlo ai quattro venti con quella simpatia e quel sorriso che subito saltano all’occhio conoscendolo!
Buon week end di sole!
Ingredienti:
per due persone
180 gr di riso Carnaroli
brodo vegetale q.b.
70 gr di Taleggio
50 gr di uva
50 gr di nocciole
olio evo
sale
1 bicchiere di vino bianco
1 Scaldate il brodo (potete usare anche il brodo di carne), nel frattempo tagliate il formaggio a pezzetti, tritate grossolamente le nocciole e lavate, asciugate l’uva tagliando a metà nel senso della lunghezza.
2 Preparate il risotto, scaldate un paio di cucchiai d’olio, versate il riso e fatelo tostare un paio di minuti, sfumate con il vino bianco, regolate di sale, cominciate ad aggiungere un paio di mestoli di brodo, mescolate con un cucchiaio di legno; proseguite la cottura per circa 18-20 minuti mescolando ogni tanto e aggiungendo brodo per non far asciugare e attaccare il riso.
3 Assaggiate, spegnete e aggiungete il formaggio e trequarti di uva e nocciole, lasciate fondere il formaggio, impiattate, decorate con l’uva e le nocciole restanti.
Non ho aggiunto volutamente ne’burro per mantecare ne’ Parmigiano, potete procedere come preferite. Le dosi di uva, nocciole e formaggio possono variare a seconda dei vostri gusti, potete aggiungerne o diminuire.
27 Comments
Claudia
18 Settembre 2015 at 13:39Molto particolare con uva e nocciole.. però mi attira.. baci e buon w.e. 😀
Elisabetta Lecchini
21 Settembre 2015 at 22:34prova prova poi dimmi, baci!
Fr@
18 Settembre 2015 at 14:26L’abbinamento mi piace molto, immagino la bellezza dei luoghi,
Elisabetta Lecchini
21 Settembre 2015 at 22:34si splendidi, una giornata di sole indimenticabile!
speedy70
18 Settembre 2015 at 14:32Un risotto ghiottissimo,a doro il taleggio!!!!
Elisabetta Lecchini
21 Settembre 2015 at 22:33grazie!!!
SABRINA RABBIA
18 Settembre 2015 at 14:52UN OTTIMO CONNUBIO DI SAPORI AUTUNNALI, COMPLIMENTI!!!!BUON WE BACI SABRY
Elisabetta Lecchini
21 Settembre 2015 at 22:33grazie mille, baci!
Erica Di Paolo
18 Settembre 2015 at 14:53Da buona piemontese mi inorgoglisco, di fronte all’elenco di bontà che hai citato ^_^
E, credimi, in questo piatto hai saputo racchiudere sapori unici, in un formato insolito. Mi fa gola e mi conquista. Bravissima ^_^
Elisabetta Lecchini
21 Settembre 2015 at 22:32se lo dice una piemontese…..sorriso a mille denti! grazie!!!!
Marghe
18 Settembre 2015 at 15:12Io ho una passione per il Piemonte, i suoi piatti tradizionali, i prodotti della terra e della vite… è una terra che ha davvero meraviglie da offrire.
Tu sei stata bravissima a mettere insieme un compendio di bontà in questo risotto che mi farebbe assolutamente innamorare!
Sarà stata una bellissima giornata di festa tesoro <3
TI ABBRACCIO UN MONDO!!
Elisabetta Lecchini
21 Settembre 2015 at 22:32bravissima a replicare vorrai dire, mica mia l’idea, ci ho provato e non è male ma con il mosto di nocciole molto meglio! ricambio l’abbraccio!!!!
Andreea
18 Settembre 2015 at 17:01Quanto mi piace con il taleggio e poi, le nocciole li da un buon gusto !
Elisabetta Lecchini
21 Settembre 2015 at 22:31anche io adoro le nocciole e trovo che questo sia un grande mix, grazie!
Silvia Brisi
18 Settembre 2015 at 21:22Adoro la cucina piemontese!! Questo risotto è davvero interessante, io non lo mangio perchè c’è il taleggio ma sarà presto nel piatto del marito, lo potrebbe adorare!!! Grazieeeeee!!! Un bacione e buon we!!
Elisabetta Lecchini
21 Settembre 2015 at 22:30speriamo che al marito piaccia, un bacione!
vale
18 Settembre 2015 at 21:40è un risotto particolare…ma deve essere buonissimo e poi c’è il taleggio che adoro 😉 ! La cucina piemontese è buonissima, ricca di sapore e gusto una vera delizia! un bacio
Vale
Elisabetta Lecchini
21 Settembre 2015 at 22:30si particolare, non credo piaccia a tutti ma consiglio di assaggiarlo! baci
Ipasticciterry
19 Settembre 2015 at 18:03Hai ragione, il Piemonte è un altra delle nostre regioni dove il cibo è ottimo ma, parliamo di chiaro, dove si mangia male in Italia? Ottimo il risotto, una delle mie specialità! Settimana prossima allora ci perdiamo? Buon fine settimana tesoro
ipasticciditerry
21 Settembre 2015 at 18:13Era “ci vediamo” non ci perdiamo …. questo i-pad scrive quello che vuole lui!!
Elisabetta Lecchini
21 Settembre 2015 at 22:29a domani!!!!
Chiara
20 Settembre 2015 at 17:41conosco poco il Piemonte ma adoro le sue eccellenze enogastronomiche, bella ricetta Lilli, me la segno !
Elisabetta Lecchini
21 Settembre 2015 at 22:29grazie mille chiara!
Vanessa
20 Settembre 2015 at 23:25Ma lo sai che io non conosco per niente il Piemonte? Ho visto sì e no la stazione di Torino… Ecco, ora che ho fatto questa ammissione, mi cospargo la fronte di cenere… e per rimediare, inizierei col provare questa ricetta, aprofittando dell’aria autunnale che avanza! QUesto risotto è uno schianto!!! Un abbraccio!
Elisabetta Lecchini
21 Settembre 2015 at 22:29io son talmente tante le regione che non conosco per niente che avresti paura se te le elencassi….wow addirittura una schianto, mi lusinghi! bacioni
lilli
21 Settembre 2015 at 13:50Non servono commenti per il risotto, ma vogliamo parlare della terrina? Terrina, nocciole, taleggio, uva,.. paroline magiche in Autunno.. *_*
Elisabetta Lecchini
21 Settembre 2015 at 22:27ah ah ah anche la terrina? sapevo l’avresti apprezzata!