Tempo fa mi ero “rimproverata” di pubblicare poche paste al forno, eccone un’altra, improvvisata con ciò che regalava il frigorifero, un avanzo di mozzarella, una crosta di pecorino da finire, gli ultimi filetti di acciughe e un mazzo di erbette, giusto per due persone, di più sarebbe stata scondita e io odio la pasta poco condita.
Un aspetto che amo della pasta sono le sue infinite forme, ammetto che la prima volta che ho sentito calamarata credevo fosse un piatto preparato con i calamari non un tipo di pasta, ovviamente non avevo visto foto ne’avevo davanti una ricetta da assaggiare, un formato bello da farcire, come le conchiglie, i paccheri.
Quanti nomi belli, i radiatori, le eliche, la bavette, le reginette, le ruote, i fusilli, i rigatoni, le linguine, sono molto ignorante sul tema, mi piacerebbe incontrare un produttore di pasta, vederlo lavorare nel suo territorio, come scelgono il grano, dove, come viene lavorato, la scelta del nome di un formato, la forma.
So che ci son paste che si prestano a “raccogliere” al meglio il sugo, altre ideali da farcire come questa, altre perfette per il brodo o le paste dense come i ditalini nella pasta e fagioli ma come nascono, si realizzano, hanno quel nome non ne ho idea.
Il piatto simbolo italiano e io non so nulla! Colmerò le mie lacune più per curiosità che altro.
Buon week end
Ingredienti:
per due persone
1 mazzo di erbette (anche due se ne volete di più)
200 gr di pasta calamarata
100 gr di mozzarella
4-5 filetti di acciughe
50 gr di pecorino
olio evo
sale
pepe
1 Lavate le erbette, strizzatele, saltatele in una padella con due cucchiai di olio per 5-10 minuti, a pochi minuti dal termine di cottura aggiungete i filetti di acciuga, mescolate.
2 Mettete a bollire l’acqua, quando bolle salate e buttate la pasta, nel mentre tagliate a pezzetti la mozzarella ben sgocciolata, grattugiate il pecorino.
3 Cinque minuti prima di scolare la pasta accendete il forno a 200 gradi, trasferite le erbette e le acciughe in una teglia da forno, scolate la pasta e aggiungetela alla teglia, unite la mozzarella amalgamate, spolverate con il pecorino e il pepe, infornate per 20 minuti.
14 Comments
Claudia
11 Marzo 2016 at 12:59Una pasta buonissima.. con ingredienti semplicissimi…ma resa gustosa grazie alle acciughe e alla gratintura.. un bacione e buon w.e. :-*
Elisabetta Lecchini
13 Marzo 2016 at 14:53grazie cara, baci!
saltandoinpadella
11 Marzo 2016 at 13:51hahahaha è successo lo stesso a me. Ho fatto davvero una figura da pesce lesso. Un mio collega pugliese mi chiede se mi va bene la calamarata e io che gli rispondo oggi il pesce non mi va tanto 😀
la pasta la forno è sempre buona e questo è uno dei formati che secondo me rendono meglio
Elisabetta Lecchini
13 Marzo 2016 at 14:52ho detto a mia mamma che avevo fatto la calamarata e anche lei -ah i calamari-….
Mirta e Patata
11 Marzo 2016 at 14:01Che buona, è proprio invitante,una vera delizia!!! gnam gnam!!! 😀
Elisabetta Lecchini
13 Marzo 2016 at 14:54grazie mille!
zia Consu
11 Marzo 2016 at 18:42Hai ragione, i nomi ed i formati della pasta sono affascinanti e ancora più emozionante sarebbe vedere un artigiano pastaio al lavoro 🙂
Stupenda e golosissima la tua pasta al forno, una vera botta di vita ^_^
Buon we <3
Elisabetta Lecchini
13 Marzo 2016 at 14:52wow addirittura una botta di vita, grazie!
Silvia Brisi
11 Marzo 2016 at 19:54Ghiottissima Lilli!!! Pensa che ho appena finito di cuocere i vari pani per il we, devo ancora farmi la doccia e non ho niente di pronto per cena, che voglia di tuffarmi in quella pirofila!! Buon we carissima!!
Elisabetta Lecchini
13 Marzo 2016 at 14:53esistesse il teletrasporto…..
SABRINA RABBIA
12 Marzo 2016 at 16:45CHE PIATTO DELIZIOSO, ADORO I PRIMI!!!!BACI SABRY
Elisabetta Lecchini
13 Marzo 2016 at 14:55grazie sabrina, baci!
Chiara
14 Marzo 2016 at 23:34mi piace l’aggiunta dell’acciuga, molto saporita!
Elisabetta Lecchini
16 Marzo 2016 at 10:04si anche per me l’acciuga è quel tocca di sapore in più!