In realtà questa voleva essere una pasta con le sarde ma non le ho trovate così ho preso le acciughe.
Una pasta dal sapore, profumo, colore di Sicilia. Ci son stata tanti anni fa, era il 2003 e me ne innamorai subito.
Un altro mondo rispetto a Milano, per tutto, per l’atmosfera, l’aria, i colori, i ritmi, il costo della vita.
Nei miei ricordi tutto è molto bello, il mare, limpido, pulito, calmo, spiagge con poca gente, una cosa che amo poco del mare (e infatti vado in montagna molto spesso) è la spiaggia affollata, tutti appiccicati, sentire tutto quello che dicono gli altri, non godere mai del silenzio, in Sicilia ricordo giorni in cui c’eravamo noi e le persone più vicine a 40 m.
Ricordo i paesini dove gli anziani sedevano in strada sulle sedie a chiacchierare e giocare a carte e le signore vestite di nero con il velo per coprire il volto; la spesa, con 20 euro tre sacchetti colmi, a Milano dieci anni fa era impensabile come oggi; un gin lemon a 2,5 euro, quando mi dissero il prezzo sbiancai pensando ai 7 euro di allora a Milano.
La bellezza della natura, mare, chilometri di mare poi all’improvviso ti ritrovi in collina fra stradine, sentieri, tanto verde, quei colori intensi che solo l’estate regala con l’intensità del sole; ricordo Cefalù e il suo duomo, le sue stradine, una cena di pesce fantastica, con tremila portate di pesce freschissimo a un costo ridicolo.
Colazioni con la brioche farcita, in spiaggia il baretto con gli arancini che mangiavamo per merenda pronti a tuffarci un istante dopo, a cena dalla zia del mio amico che ci ospitava una vera goduria, pasta alla norma, sarde al beccafico, una crema di cipolle con arrosto che ancora ne sento il profumo, e non parliamo di tutti quei dolcetti alle mandorle divini.
Anche se non ci son le sarde ma le acciughe, questa pasta profuma di Sicilia con tanto finocchietto, le uvette e i pinoli, il pesce fresco.
Spero di tornarci prima o poi.
Preciso che esistono vari tipi di pasta con le sarde/acciughe, ho guardato almeno 20 siti, c’è chi mette il pangrattato chi no, chi aggiunge un po’ di passata di pomodoro chi no, chi la passa in forno chi la fa semplicemente saltare in padella, quale sia la ricetta originale non saprei, chi la conosce non esiti a dirmelo.
Ingredienti:
per due persone
180 gr di bucatini
200 gr di finocchietto
200 gr di acciughe
1 bustina di zafferano
40 gr di uvetta
40 gr di pinoli
1 cipolla piccola
olio evo
sale
pepe
1 Spuntate il finocchietto eliminando i gambi, lavatelo e mettetelo a cuocere per dieci minuti in acqua bollente, scolate e conservate l’acqua di cottura per cuocere la pasta (se necessario aggiungete un po’ d’acqua).
2 Pulite le acciughe, con un coltello tagliate la testa poi incidete delicatamente l’acciuga sul lato lungo, togliete le interiora e sfilate la lisca, vi si aprirà a libro.
3 Ammollate l’uvetta in un po’ d’acqua, affettate la cipolla abbastanza finemente.
4 Prendete un’ampia padella versatevi dell’olio, due tre cucchiai, fate soffriggere la cipolla a fuoco vivo, nel mentre stemperate lo zafferano in un bicchiere d’acqua, unite al composto insieme alle uvette e i pinoli, regolate di sale, cuocete per 7-8 minuti.
5 Unite le acciughe e il finocchietto, cuocete per 3-4 minuti, nel mentre appena l’acqua bolle buttate i bucatini.
6 Scolate i bucatini, versateli nel condimento della pasta, fate saltare e amalgamare per un paio di minuti spolverando di pepe, servite subito.
22 Comments
Claudia
20 Aprile 2016 at 10:35E’ un tipo di pasta che mipiace particolarmente.. diciamo che adoro l’abbinamento di accoiughe con uvetta e finocchietto.. Baciotti
Elisabetta Lecchini
21 Aprile 2016 at 10:24anche a me piace molto, particolare e diversa dal solito, baci!
Laura e Sara Pancettabistrot
20 Aprile 2016 at 12:24Tesoro leggendo i tuoi bellissimi ricordi mi pregusto la vacanza che farò a giugno in Sicilia <3 non vedo l'ora di immergermi in quel blu, in quelle stradine, nel calore della gente del posto…ritrovare tutto ciò che qui mi manca! Meraviglioso questo primo profumato di Sicilia, lo adoro anche io!
Un abbraccio grande !!
L.
Elisabetta Lecchini
21 Aprile 2016 at 10:24wow che bello, che invidia, vedrai che meraviglia tutto, il sole, il mare, il cibo, i panorami, le città, l’atmosfera, le persone, rimarrai entusiasta! un abbraccio grande pancetta laura!
Fr@
20 Aprile 2016 at 14:56Ho un debole per questa pasta, per me vanno bene anche le acciughe.
Elisabetta Lecchini
21 Aprile 2016 at 10:25ma si alla fine sarde o acciughe vanno bene comunque, è troppo buona!
tizi
20 Aprile 2016 at 17:18sai che è da tempo che voglio provare a fare questo tipo di pasta, ma ancora non l’ho mai preparata? mi hai fatto tornare voglia di provarci, ora ho anche una ricetta attendibile, quindi grazie mille!
baci, a presto!
Elisabetta Lecchini
21 Aprile 2016 at 10:26oddio attendibile non so, ho trovato questa ma ce ne sono tante, a me questa è piaciuta tanto, baci
ipasticciditerry
20 Aprile 2016 at 19:07Quale sia la ricetta originale non lo so nemmeno io, so solo che questa me la mangerei anche adesso! Anche io adoro la sicilia e fortunatamente ci vado abbastanza spesso, avendo una carissima amica che ci vive. Quando vado da lei, non mi fa mancare le mille leccornie e le paste di mandorle e le altre meraviglia. Terra meravigliosa davvero. La maarquise non l’ho mai fatta nemmeno io e la focaccia mi piace in tutti i modi. Mi sono messa in pari. Ti mando un abbraccio grande, dolce Lillì
Elisabetta Lecchini
21 Aprile 2016 at 10:27eh si ricordo che hai un’amica sicula e che vai spesso, invidia, bellissimi posti, ricambio l’abbraccio alla mitica nonna terry!
zia Consu
20 Aprile 2016 at 21:10Questa pasta è davvero meravigliosa e profuma di vacanza 🙂 Anch’io ho un ricordo fantastico della Sicilia e infatti quest’anno ci torno in vacanza 🙂
Elisabetta Lecchini
21 Aprile 2016 at 10:27brava, che bello, invidia, sana ma invidia!
Silvia Brisi
20 Aprile 2016 at 21:58La versione originale la trovo meravigliosa e la tua anche con il vantaggio che è molto più alla mia portata, non è facile trovare le sardine, e al supermercato ancora meno!! Brellissimo piatto Lilli, devo farla subito!! Un bacione!!
Elisabetta Lecchini
21 Aprile 2016 at 10:28eh si infatti non le ho trovate in tre banchi del pesce ma alla fine va bene comunque! un bacione
Imma
21 Aprile 2016 at 10:06Questo piatto mia cara sa prorpio di estate con sapori genuini e gustosi!!Da provare sicuramente!!Un bacione,Imma
Elisabetta Lecchini
21 Aprile 2016 at 10:28per una donna del sud come te questo piatto è prassi, noi del nord il profumo di mare e sole ce li sogniamo! un bacione
Marghe
21 Aprile 2016 at 17:01La Sicilia mi ha rubato il cuore.
I suoi profumi, i suoi sapori, i suoi colori sempre vivi, la sua gente.
Ho mangiato i pomodori più succosi e la frutta più saporita tra le viuzze di quei piccoli paesi pittoreschi e ospitali.
Hai portato tutto il sole e il sapore di quell’isola in un piatto tesoro mio!
Settimana prossima pranzetto, che ne dici?
Ti bacio forte
Elisabetta Lecchini
21 Aprile 2016 at 19:59la sicilia conquista, è inevitabile! si per il pranzo poi ti scrivo, un bacione grande
saltandoinpadella
21 Aprile 2016 at 17:23La Sicilia è davvero un paese stupendo. io ci sono stata due volte e me ne sono davvero innamorata. E che dire del cibo, una vera bontà. Mamma mia quelle brioche con la granita, me le sogno ancora. Il tuo piatto rispecchia appieno i colori e i profumi di quella terra. Se potessi correrei da te per mangiarne un bel piattone, è davvero troppo invitante
Elisabetta Lecchini
21 Aprile 2016 at 19:58la cucina sicula è divina, piace a tutti, un ricordo splendido, ti aspetto!
lilli
21 Aprile 2016 at 18:06il polpo lo sai cucinare? :)))))))))))))))))))))))
…bel piatto di pesce!
Elisabetta Lecchini
21 Aprile 2016 at 19:58ah ah ah l’incubo del polpo!!!