Il mare, bellissimo il mare, con i suoi colori dalle mille sfumature, le onde, il suono che ti culla, le calette, le baie, le isole, la sabbia, gli scogli, trasmette pace, serenità, è affascinante scrutare l’orizzonte che si protrae all’infinito.
Tanti, troppi credono che non ami il mare perchè vado sempre in montagna, non è così, in generale amo molto tutto ciò che è verde, natura, spazi aperti, che si tratti delle colline nelle Langhe o della giungla in Brasile piuttosto che il deserto in Africa o lo scogliere in Irlanda.
Ammetto però che il mare talvolta mi trasmette la sensazione di poco pulito o sporco se preferite. Ovviamente la colpa è degli esseri umani non del mare.
In montagna sopra certe quote lo sporco non esiste, si tratta di casi isolati, una lattina di coca cola, un mozzicone di sigaretta di qualche incivile ma chi sale non lascia i propri rifiuti e non ne porta perchè per arrivarci si suda, si fa fatica, il peso è tutto sulle spalle, non ne porti in eccesso per liberartene.
La montagna è fatta di pietre, prati, sentieri, ruscelli, laghetti, piante, la traccia dell’uomo è presente con i rifugi, i bivacchi, i cartelli che indicano i sentieri, a volte una diga, chi cammina ha una sorta di timore/adulazione reverenziale per la montagna, non sporca, non inquina, la protegge, la esalta.
La montagna fa selezione naturale, il mare è per tutti, siamo circondati dal mare in Italia, ci si arriva senza sforzi, libero sfogo all’inciviltà, alla cafoneria e assenza di senso civico. Un mese fa a Porto Venere, una caletta, quasi una grotta, difficile da raggiungere, una specie di discarica, chiunque immagina che lì non passa il netturbino, che quei rifiuti resteranno lì per anni, eppure.
Ricordo anni fa in Toscana il bagno fra bucce di melone, qualche flacone di detersivo, pezzi di giornale; tre mesi fa ho visto un’inchiesta tv in Calabria, industrie petrolifere che rilasciano liquami, detriti che finiscono nei ruscelli (ammazzando mucche, capre e altri generi animali), nei fiumi e arrivano al mare.
Se tanto si è fatto tanto ancora c’è da fare prima che il mare si possa dire pulito!
Nessuna polemica, non entro nei casi specifici o altro ma spesso ho questa sensazione che immergendomi nell’acqua non sai veramente dove mi stai immergendo. Perchè ho detto tutto questo? Perchè lo stesso pensiero lo nutro nei confronti del pesce che mangiamo. Ma ne parliamo un’altra volta.
Buona giornata!
Ingredienti:
per due persone
200 gr di spaghetti
1 peperone grande rosso
100 gr di cozze
1 spicchio d’aglio
olio evo
sale pepe
peperoncino
erba cipollina.
1 Lavate e pulite il peperone, tagliatelo a pezzetti.
2 Prendete una padella antiaderente, versate tre cucchiai di olio, fatelo scaldare poi unite i peperoni, regolate di sale, pepe, peperoncino, unite l’aglio a pezzetti o tritato, fate cuocere per mezzora aggiungendo acqua o vino bianco o il succo delle cozze se lo avete, mescolate di tanto in tanto.
3 Unite le cozze e fate cuocere per altri dieci minuti.
4 Preparate la pasta, scolate, condite direttamente nella pentola amalgamando bene il condimento, rapidamente tagliate a pezzi piccoli qualche filo di erba cipollina ( o prezzemolo). Servite subito.
18 Comments
Claudia
27 Luglio 2016 at 12:09Io per questo me ne vo in Grecia… :-DDDD.. Ottimo piatto di spaghetti cozze e peperoni! :-***
Elisabetta Lecchini
28 Luglio 2016 at 18:33bellissimo il mare in grecia, un sogno! baci
SABRINA RABBIA
27 Luglio 2016 at 14:54GNAMMY GNAMMY CHE BEL PIATTO APPETITOSO, POSSO SERVIRMI???BACI SABRY
Elisabetta Lecchini
28 Luglio 2016 at 18:34prego! baci
Marina
27 Luglio 2016 at 15:19Buona l’idea cozze e peperoni .. la proverò sicuramente.
Un bacio.
Elisabetta Lecchini
28 Luglio 2016 at 18:34vedrai che bontà!
saltandoinpadella
27 Luglio 2016 at 15:54Io del mare odio sopratutto la folla, la calda, il rumore. Per fortuna almeno dove vado io qualche volta la gente è ancora abbastanza civile da non sporcare. Sinceramente a me il pesce piace, quindi lo mangio, però ti confesso che non amo i mitili. Non mi piace la consistenza.
Elisabetta Lecchini
28 Luglio 2016 at 18:35ah be’ ovviamente odio anche il casino, troppe persone, stare tutti appicciati! il pesce lo mangio eccome, tutto! spero tu stia meglio!
Anna
28 Luglio 2016 at 0:03Mi mancheranno ricette come la tua nella fredda Islanda…Ma appena tornerò dal viaggio proverò questo piatto!
Io avevo trovato una ricetta simile su un giornale di cucina nella quale si suggeriva di frullare i peperoni e aggiungere dopo le cozze, sinceramente era un po’ pesante e credo che la tua pasta sia invece perfetta! Complimenti e a presto!
Elisabetta Lecchini
28 Luglio 2016 at 18:36Islanda? wow mi piacerebbe tanto andarci, ma proprio tanto! buon viaggio!
Mila
28 Luglio 2016 at 9:20Parto subito dicendo che ho “voglia di pesce”, sì un bel piatto di spaghetti col pesce potrebbe soddisfare le mie voglie!!!
Poi continuo dicendoti che a me il mare comunque riesce sempre a rilassarmi, cosa che la montagna non riesce a fare sempre…
Però se la compagnia è buona mi va bene tutto, pur d’andare via qualche giorno (per ora non in programma…UFFA)!!!!
Elisabetta Lecchini
28 Luglio 2016 at 18:37a me rilassano entrambi ma devo dire che non amo i luoghi affollati e ahimè il mare lo è sempre! spero tu riesca a organizzare qualche vacanza/week end!
Giulia
28 Luglio 2016 at 10:30mmmh … semplice e molto invitante il tuo piatto di spaghetti !
Buona giornata !
http://www.petitefemme.it/index.php/en/201-crema-di-caffe
Elisabetta Lecchini
28 Luglio 2016 at 18:37grazie mille giulia!
Fr@
28 Luglio 2016 at 17:15Confermo la bontà di questo abbinamento che mi capita di fare spesso in questo periodo, in quanto amante dei peperoni e delle cozze. 🙂
Elisabetta Lecchini
28 Luglio 2016 at 18:37eh si con i tuoi primi super immagino che l’abbia provato!
Chiara
28 Luglio 2016 at 22:46bell’abbinamento, saporito come piace a me !
Spaghetti con peperoni e cozze. | Peppe ai fornelli
27 Agosto 2018 at 10:59[…] paese delle stoviglie” e tra le mille bontà, ho scelto di interpretare questa ricetta di spaghetti con peperoni e cozze. Ve la consiglio perchè è un concentrato di sapore e gusto. Come sempre ho modificato qualcosa […]