Mi chiamo Elisabetta, ma la maggior parte delle persone mi chiama Lilli, nomignolo che ormai sento mio più del mio vero nome, da sempre la cucina è una passione, come sia nata non saprei, forse da una mamma spesso ai fornelli, pronta a sperimentare.
La mia grande passione è il cioccolato, da gustare, sui libri, nei negozi, anche solo da guardare, infatti ho decine e decine di libri sul tema, ogni volta cerco di smettere ma….alla fine ne compro un altro; nutro un amore sconfinato per le belle tavole, e tutti gli accessori che possono essere e sono utilizzati a tavola, dai segnaposto alle tovaglie, dai fiori alle stoviglie, ne comprerei, cercherei, abbinerei all’infinito.
Inoltre amo molto scrivere, non so con quali risultati per il mio piccolo pubblico, ma ho la penna facile, pertanto l’idea di un blog che unisca insieme due passioni, due aspetti in primo piano della mia vita, mi sembra “qualcosa” di ovvio e scontato, che da tempo avevo in mente ma che solo ora ho deciso di mettere in pratica!
Voglio pensare a questo blog come uno spazio in cui parlare di ricette, sapori, tentativi ma soprattutto come a un salotto, dove ognuno si sente accolto, dove tutti trovano il loro angolino comodo per osservare, intervenire, ascoltare, chiunque può presentarsi in qualsiasi momento, dove una tazza di te e un dolcetto non si negano a nessuno, dove l’aria che si respira, l’atmosfera è famigliare, confortevole.
Potete scrivermi a questo indirizzo elisabetta.lecchini@libero.it
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9 Comments
Serena
13 Novembre 2013 at 10:36ciao Lilli, hai mai notato che esiste un famosissimo blog di cucina che si chiama "Sonia nel paese delle stoviglie"? Magari e' un caso che il tuo nome sia cosi' simile, magari no, ma ho pensato di segnalartelo.
Elisabetta Lecchini
13 Novembre 2013 at 16:38Ciao, non sapevo ne esistesse un altro con lo stesso nome! E' talmente bello che l'abbiamo scelto in due!!! grazie della segnalazione
i Pasticci di Terry
11 Giugno 2014 at 7:09Come sei bella … e giovane!!! Sei giovanissima, ti avverto che io sono una "babbiona" invece … Non avevo mai pensato tu avessi una pagina dove parlavi di te e sono venuta a sbirciare, meglio prepararsi al nostro incontro, che sono certa ci sarà prima o poi. Hai centrato in pieno il tuo obiettivo, si sta bene nel tuo salotto. Buona giornata tesoro
lillinelpaesedellestoviglie
12 Giugno 2014 at 11:45terry grazie per il bella ma il giovane mica tanto, la foto è di sette anni fa quando avevo 28 anni, ora ho i miei bei 35, peraltro non l'ho messa per sembrare più giovane ma perchè mi piace! vecchia babbiona? ma figurati!!! grazie mille!!! un abbraccio grande!
maia
9 Luglio 2014 at 16:33bellissimo il blog e la tua foto con il taj mahal alle spalle (lo é, vero?)
a presto
maia
lillinelpaesedellestoviglie
10 Luglio 2014 at 8:24si si parliamo di lui, in india, grazie mille maia, sei molto carina, a prestissimo!
accantoalcamino
7 Agosto 2014 at 5:44Ciao Lilli, stavo cercando una foto su google ed ho visto una bel visetto: chi è questa bella ragazza? E così sono capitata dalla Lilli. Avevo reso privato il blog per una decina di giorni, dovevo sistemare foto e testi, ora sono qui ed ho letto che sei in relax, fai bene, invece le mie ferie soo saltate ma saprò come passare il tempo:-) Un abbraccio e buona giornata <3
Gianni Musso
28 Marzo 2020 at 14:36Buongiorno Lilli, ti scrivo dopo aver letto il tuo contributo sugli spaghetti all’amatriciana su DISSAPORE. La descrizione e gli ingredienti della ricetta, sono praticamente perfetti, rispetto alle tante bestialità che si trovano sul web; tranne che per un dettaglio tutta’altro che trascurabile: la padella, rigorosamente di ferro, deve essere “lubrificata” con un pò di strutto, l’olio di oliva con la sua acidità, può compromettere il sapore del guanciale. Importante togliere il guanciale dopo la rosolatura, altrimenti se fatto cuocere troppo con il pomodoro diventa molliccio. Il pecorino, rigorosamente di Amatrice (il pecorino romano è troppo salato) deve esere aggiunto in parte con il pomodoro, per dare cremosità e in parte a fine cottura.
Elisabetta Lecchini
30 Marzo 2020 at 18:06Buona sera Gianni, la ringrazio per le osservazioni di cui non ero a conoscenza, la ricetta è di due anni fa quindi onestamente non ricordo cosa ho scritto ma accolgo volentieri i suoi suggerimenti per quando la farò a casa, grazie, buona sera