Se siete alla ricerca di un week end all’insegna del relax, la buona cucina, ottimo vino, lente passeggiate immersi nel verde senza tralasciare le bellezze artistiche, i cinque Reali siti fanno al caso vostro; un itinerario rilassante, da vivere senza fretta godendosi tramonti splendidi, la raccolta delle olive, una visita in cantina, la parlantina accogliente degli autoctoni.
I Cinque Reali siti si trovano in provincia di Foggia, comprendono i comuni di Ordona, Orta Nova, Carapelle, Stornara e Stornarella, si tratta di un’area agricola nata verso la fine del 1700 quando i Borboni decisero di colonizzare il territorio per favorire l’incremento della popolazione e un maggior sviluppo dell’agricoltura.
Parliamo di una zona fortemente dedita all’agricoltura, alla produzione dell’olio e del vino, realtà ancorate saldamente al territorio, alle tradizioni, caratterizzata dal voler valorizzare quanto di buono offre la terra e la bellezza della natura.
Una visita che merita assolutamente è quella al Parco Archeologico di Herdonia. Si trova poco fuori Ordona (Contrada Cavallerizza), gli scavi raccontano l’antica civiltà Dauna di cui le prime tracce risalgono al Neolitico. Una guida d’eccezione ci ha accompagnato alla scoperta del sito archeologico che si estende per ventitre ettari (visitabili due), la signora Ambretta.
I resti della civiltà Dauna sono stati riscoperti intorno agli anni sessanta da un gruppo di archeologi belgi, all’interno sono visibili il Municipio Romano, la Basilica, il Macellum, le botteghe, le terme, le mura di cinta, la via Traiana punto di incontro con la via Eclanense e Venosa, tale snodo rese Herdonia un importante via commerciale.
Ambretta ci ha illustrato nel dettaglio le mura con gli affreschi, i particolari pavimenti, le colonne, quel che resta di alcune tombe, la porta principale con accanto una serie di torri, i due templi, il foro la piazza della città, un luogo immerso nel silenzio, circondato dal verde intenso che si estende a perdita d’occhio.
Altra tappa il Museo della Civiltà Contadina a Orta Nova, si trova all’interno del palazzo gesuitico che ospita la biblioteca, la sala conferenze e la sala mostre. All’interno del museo troverete oggetti e attrezzi utilizzati nei campi, per spremere le olive, sellare i cavalli, antiche roncole, forconi. E’ riprodotto una camera da letto e la tipica stanza adibita a cucina con una credenza colma di stoviglie, una piattaia, paioli e tanto altro.
Il museo aperto a maggio appartiene al territorio come ci spiega il Presidente, i reperti sono in parte ottenuti da donazioni, in parte sono stati raccolti e catalogati nel corso degli anni, ad oggi viene gestito da volontari che cercano di raccontare le tradizioni contadine, soprattutto alle nuove generazioni.
Per gli amanti del verde, delle passeggiate e del silenzio consiglio il bosco dell’ Incoronata. Va detto subito che stiamo parlando della famosa Madonna dell’Incoronata citata spesso da Lino Banfi, i cultori del genere sicuramente ricordano, un luogo ameno dove regna la pace, una ricca vegetazione e una fauna variegata.
Il bosco si trova a circa dodici chilometri da Foggia, si percorre a piedi senza alcuna difficoltà, è un itinerario adatto a chiunque, è attraversato dal fiume Cervaro, il percorso si snoda fra faggi, roverelle, cipressi, querce, eucalipti, cinghiali, lupi, corvi, diversi rapaci, gli ornitologi se lo segnino come meta interessante.
Il bosco, che si trova all’Interno del Parco Naturale dell’Incoronata, intorno al 1200 era la riserva di caccia di Federico II oltre che metà di pellegrini diretti al Santuario della Madonna dell’Incoronata. Si narra che nell’aprile del 1001 un pastore di nome Strazzacapra vide apparire la Madonna, stessa sorte toccò a un conte di Ariano Irpino.
All’interno del Santuario spicca una Madonna in legno di noce, luogo di culto da parte di pellegrini provenienti da tutto il mondo.
Esplorate i Cinque Reali Siti con calma, perdendovi fra le stradine dei paesi, comprando frutta e verdura dalle signore che vendono sull’uscio di casa, per gli amanti del genere a Stornara ammirate i trentadue murales sparsi per il paese realizzati durante la manifestazione Stramurales da artisti internazionali.
Entrate nella chiesetta di Stornarella, se sul vostro cammino incontrerete Don Rosario avrete una guida d’eccezione, fermatevi in un bar qualsiasi a bere un caffè, sicuramente troverete compagnia, osservate le case con lo stendino colmo di panni fuori dalla porta, anche in questa stagione le giornate sono piacevoli, durante le ore centrali della giornata è quasi caldo, motivo in più per camminare, osservare, annusare (arrivano profumi da ogni dove), perdersi in chiacchiere.
Prossimamente parliamo di vino, olio e cucina dei Cinque Reali Siti.