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Antipasti/ contorni/ verdure

Frittelle di zucca e grano saraceno

Fritto uguale buono, penso sia una regola che tutti condividono, esiste qualcosa di fritto che non sia divino? Pure i carciofi, che io detesto, fritti sono abbordabili.

Queste sono frittelle molto semplici da preparare, dal sapore rustico, casereccio, gluten free, perfette per un aperitivo informale, come contorno, da fare in anticipo per pasti futuri.

Il sapore è particolare, si sente il dolce della zucca e la punta di amaretto ma soprattutto prevale il granuloso del grano saraceno, il parmigiano si avverte solo leggermente, credo non sia una ricetta che possa soddisfare chiunque.

Sono giornate molto pieno, con tantissime cose da fare, un trasloco in corso, lavori in casa con tutti i vari imprevisti, pasticci ecc…sono un po’ stanca ma tengo duro, queste frittelle le ho preparate in abbondanza per averle pronte in due tre occasioni in cui non ho tempo di cucinare.

Ingredienti:

200 gr di zucca lessata

120 gr di farina di grano saraceno

1 uovo

4 amaretti

50 gr di parmigiano grattugisto

noce moscata

1 cucchiaino di lievito disidratato

sale pepe

olio per friggere

1 Schiacciate bene la zucca, sbriciolate finemente gli amaretti e uniteli alla zucca.

2 Unite il parmigiano, amalgamate.

3 Unite la farina, la noce moscata, sale e pepe e infine l’uovo, amalgamate.

4 Provate a formare una polpetta, se non sta insieme unite poco pane grattugiato, riprovate, se necessario unite sempre poco pangrattato alla volta.

5 Mettete a scaldare abbondante olio di semi, nel mentre preparate delle palline grandi poco meno di una noce.

6 Friggetele lasciando cuocete prima tre minuti per lato, deve formarsi una crosticina poi girandolo delicatamente con una forchetta, sono cotte quando risultano uniformemente dorate, scolatele su un foglio di carta assorbente, gustatele subito e tiepide.

DOLCI

Torta al cioccolato e ricotta

torta di ricotta e cioccolato

Grazie, grazie, grazie a tutti per gli auguri e i messaggi che mi avete scritto per questi sette anni di blog.

Veniamo a noi con una torta molto semplice, cioccolatosa, che si scioglie in bocca, ideale per l’imminente week end che molti di noi trascorreranno prevalentemente in casa. Di questi tempi un dolcetto ci vuole per forza per tenersi su.

Unica condizione per ottenere una torta buonissima e perfetta, la solita: un’ottima ricotta! Prendetela dal casaro, al banco gastronomia, da un contadino di fiducia ma non quelle industriali del super, è fondamentale sceglierla freschissima e buona.

Fra poco inizierò a pensare a qualche idea economica, semplice e veloce da fare, con ingredienti facilmente reperibili per Natale, credo che quest’anno come non mai sia importante spendere poco o bene, di idee per regali o piccoli pensieri ce ne sono davvero tante, nonostante il momento dedicare un pensierino a chi teniamo credo sia una bella cosa.

Intanto godiamoci il week end, io mi dedicherò a cucinare, leggere, la casa che grida vendetta e poi vedremo, buon fine settimana.

 

torta alla ricotta e cioccolato

 

Ingredienti:

Teglia rotonda da 18 cm

200 g di ricotta
150 g di cioccolato fondente
75 g di zucchero
30 g di fecola di patate
60 gr pepite di cioccolato (vanno bene anche le gocce)
3 uova
Cacao amaro q.b
Burro q.b.

 

torta al cioccolato e ricotta

 

1 Preriscaldate il forno a 180°.

2 Imburrate una teglia da 18 cm e poi infarinate con il cacao amaro

3 Dividete i tuorli dagli albumi e montate quest’ultimi a neve.

4 Fate sciogliere il cioccolato a bagnomaria o al micronde a temperatura bassa pochi secondi.

5 Nel frattempo con una frusta montate le uova con lo zucchero.

6 Unite la ricotta, il cioccolato fuso (non bollente), la fecola  setacciata e alla fine le pepite di cioccolato.

7 Incorporate anche gli albumi mescolandoli dall’alto verso il basso per non smontarli.

8 Versate nella teglia e cuocete a 180° per circa 30-40 minuti. Lasciate poi per 10 minuti in forno spento.

DOLCI

Torta di fragole e cioccolato

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Era un po’ che mancava il cioccolato, non che io non ne abbia mangiato nel frattempo…..rimedio con una torta super cioccolatosa, da sciogliersi in bocca, super veloce da fare e anche da finire!

Le fragole sono state inglobate dalla torta che si gonfia si gonfia, la tiri fuori dal forno si sgonfia e si abbassa, ha una consistenza tipo mousse, tipo fondant, insomma chi li conosce ha capito, gli altri sperimentino che tanto non esiste che possa non piacervi.

Venerdì, attualmente sole, durerà? questa settimana è stato così quasi tutti i giorni, partenza con il sole poi alle 17 diluvio, oppure brutto, sole, diluvio, vedremo, il week end sarà molto intenso e ricco di cose da fare, sono giornate un po’ strane, ricche di attività ma anche di momenti di calma, l’umore che viaggia fra alti e bassi, notti di grandi dormite e notti in cui già addormentarsi è dura.

Sarà la primavera? Non so ma a volte è una fatica affrontare le giornate, cercare sempre energie, ascoltare mille persone, gestire i mille cambiamenti altrui, essere disponibile e gentile quando vorresti troncare la conversazione.

Buon week end!

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Ingredienti:

200 gr di cioccolato fondente

130 gr di burro

3 uova

100 gr di zucchero

fragole

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1 Sciogliete il burro e il cioccolato a bagnomaria, lasciate intiepidire.

2 In una ciotola sbattete le uova con lo zucchero fino a ottenere un composto chiaro e spumoso.

3 Lavate, asciugate e tagliate a metà una decina di fragole.

4 Unite il composto di uova a quello di cioccolato, amalgamate mescolando delicatamente dal basso verso l’alto.

5 Accendete il forno a 180 gradi, mentre si scalda versate trequarti di composto in ogni stampo, adagiate delicatamente 45 fragole per ogni stampo, infornate per 25-30 minuti, sfornate e lasciate raffreddare. Decorate con fragole e zucchero a velo (facoltativo).

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Primi

Zuppa di yakisoba con verdure

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Non è un mistero ne’ una novità che adori la cucina asiatica, che sia cinese, thai, giapponese, indiana, mi piace tutta, non ho ancora trovato ad oggi un piatto che non apprezzi, in India un mese ho mangiato benissimo, sempre nei ristoranti asiatici, ecco forse non amo allo stesso modo la cucina coreana.

Mi riprometto però di darle una seconda possibilità prima o poi, son passati anni e non ricordo neppure cosa ho mangiato, solo una sensazione di relativo piacere.

Questa zuppa potete farla come preferite, non esiste una ricetta vera e propria, ovviamente gli yakisoba son comprati per il resto brodo di pesce o carne o verdure come preferite, le verdure che prediligete, pollo, maiale, uova, pesce, decidete voi come realizzarla.

La giornata oggi  è tutta in salita, son sveglia dalle cinque e non so neppure perchè ne’ sono abituata a questi orari per me folli, terribili, inconcepibili, inutile dire che mi sento già stravolta e che a breve devo bere la seconda enorme tazza di te’ della giornata, consoliamoci che è venerdì e domani sarà un super sabato!

Buon week end!

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Ingredienti:

per due persone

mezzo litro (almeno) di brodo vegetale (carote cipollotto piselli)

200 gr di yakisoba

2 carote

5-6 cipollotti

60 gr di piselli

salsa di soia

sale

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1 Mettete a scaldare il brodo, aggiungete le carote lavate pulite tritate finemente, i cipollotti tagliati a rondelle e i piselli lasciate cuocere circa 20 minuti, regolate di sale.

2 Aggiungete la salsa si soia, quantità decidete voi, cominciate con uno-due cucchiai e assaggiate, nel caso vi sembri poca aggiungetene, unite gli yakisoba, mescolate e  lasciate cuocere per circa cinque minuti.

3 Servite subito caldi, potete anche limitare la quantità di brodo e farli asciugare se preferite una versione non in brodo.

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Antipasti

Pizzette di polenta

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Ci sono giornate che nascono male e proseguono peggio. Ieri alzata malissimo, dormito niente, occhi pesanti, alle dieci ero pronta per mettermi a dormire da quanto avevo la testa pesante causa assenza sonno.

La giornata si trascina con un un’unica consolazione, litri di te’! Leggo due notizie per cui ci resto male, abbastanza male, a esser gentili con le persone spesso si fa male, non si dovrebbe neppure perdere tempo, tutto il pomeriggio rimugino su questa cosa allibita.

Alle 19 mi dico che per fortuna la giornata sta per volgere al termine, si cena, un libro o un film e poi a letto, desiderosa di concludere una pessima giornata.

Alle 19.20 il messaggio su whatsapp che ti svolta la giornata, che ti fa in primis ridere e poi distrarre. Niente di che, non immaginate il messaggio della svolta, di grandi notizie, sorprese o altro, semplicemente un messaggio inatteso da una persona sempre propositiva, allegra, simpatica.

 A volte basta poco per cambiare il corso delle cose, sapevo che sarebbe bastato un nulla per correggere una giornata storta ma non sempre quel nulla riesci a trovarlo da solo, occorre una mano esterna ed è arrivata.

Abbiate sempre fede!

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Ingredienti:

100 gr di polenta (istantanea, appena fatta, un avanzo, va bene tutto basta che sia rappresa/fredda)

3 cucchiai di passata di pomodoro

50 gr di fontina

30 gr di parmigiano grattugiato

rosmarino

sale

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1 Stendete la polenta in una teglia o tagliatela a fette poi con un bicchiere o uno stampino ricavate dei tondi da pizzetta.

2 Accedente il forno a 200 gradi, mentre si scalda disponete i cerchi distanziati su una teglia da forno coperta di carta forno.

3 Distribuite il pomodoro con un cucchiaino, regolate di sale.

4 Infornate per 15 minuti poi aggiungete il formaggio tagliato a pezzetti e il parmigiano su ogni pizzetta, cuocete per altri 6-7 minuti fino a che il formaggio non sarà sciolto e dorato.

5 Sfornate, mettete su un piatto da portata e decorate con il rosmarino.

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DOLCI

Waffle al cacao

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Impossibile non amare i waffle o gaufre, li adoro, dolci o salati, farciti, da soli, con cioccolato, yogurt, marmellata, sciroppi, frutta fresca o quant’altro.

Se non avete la macchina  non potete farli, o meglio potete cuocere tipo pancakes l’impasto ma la forma è impossibile riuscire a dargliela, il mio consiglio: fatevela regalare! Così ho fatto io.

Giornata intensa e non proprio felice, vi auguro buona giornata.

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Ingredienti:

per due waffle (8 pezzi singoli)

4 uova

140 gr di farina di riso

25 gr di cacao amaro

120 gr di burro

120 gr di zucchero

 

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1 Separate i tuorli dagli albumi.

2 Sciogliete il burro.

3 Sbattete i tuorli con lo zucchero, 100 gr,  con una frusta, dovrete ottenere un composto chiaro e spumoso.

4 Unite il burro intiepidito, amalgamate.

5 Montate a neve gli albumi con i restanti 20 gr di zucchero.

6 Unite delicatamente con una spatola gli albumi al composto di uova/burro.

7 Setacciate la farina con il cacao, uniteli poco alla volta al composto incorporando dal basso verso l’alto.

8 Scaldate bene la piastra, ungetela leggermente, versate un mestolo di impasto, lasciate cuocere per qualche minuto, proseguite fino al termine della pastella.

 

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DOLCI

Crostata con crema alle susine

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Dopo il curd alle pesche e quello alle albicocche, quasi ogni frutto è diventato una crema! Il lemon curd lo amo alla follia, una di quelle droghe che bisogna preparare raramente e in modiche quantità onde evitare l’indigestione, dopo di lui vidi quello alle nespole ma non le trovai e provai con le pesche.

Entusiasta del risultato sto ripetendo con altri tipi di frutta, oggi è la volta delle susine, devo dire ottimo, dolce al punto giusto, cremoso, si scioglie in bocca, volevo inoltre utilizzare questo frutto secondo me un po’ lasciato nelle retrovie ma buonissimo.

Ricomincerò a preparare le ricette passo passo, magari non sempre per questioni di luce, spazio, tempo ma ci proverò, avevo già deciso di farlo ma dopo aver spiegato a due amiche come preparare questa torta e avergli sentito dire che è difficile mi son convinta ancor di più.

A me onestamente non pare complicata, sottolineo che abbiamo parlato solo della crema, la frolla non l’abbiamo affrontata, già il ripieno sembrava ostico, in fondo una volta frullate le susine metti tutti gli altri ingredienti e mescoli, non c’è da montare le uova, creare strati, unire ingredienti secchi a umidi, caramellare o altro.

Attendo i vostri pareri in merito, buona settimana!

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Ingredienti:

220 gr di farina di riso

1 uovo e 1 tuorlo

125 gr di burro

80 gr di zucchero

5 susine

3 uova

80 gr di burro

150 gr di zucchero

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1 Preparate la frolla lavorando insieme tutti gli ingredienti, una volta ottenuta una pasta omogenea riponete in frigorifero per circa mezzora.

2 Sbucciate le susine, tagliatele a pezzetti eliminando il nocciolo, frullatele con il minipimer.

3 Unite alla purea di susine le uova e lo zucchero, mescolate fino a ottenere un composto omogeneo, unite il burro tagliato a pezzetti, mettete sul fuoco medio e mescolate fino a che la crema non si addenserà (compariranno in superficie delle bolle.

4 Imburrate uno stampo da crostata, accendete il forno a 200 gradi, distribuite la pasta su tutta la superficie, altezza 6/7 mm circa, versate la crema, con la frolla restante create le strisce creando come una rete, infornate per circa 30 minuti.

Rispetto alla frolla, stendetela dell’altezza che preferite, in base alla larghezza dello stampo regolatevi per avere frolla sufficiente a fare le strisce, esempio con uno stampo da 26 cm non vi rimarrà tanta frolla per le strisce, dovrete stendere la pasta molto sottile mentre in uno stampo da 18 avrete frolla a volontà per fare tutto con 6/7 mm di altezza, almeno.

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DOLCI

Ciambella con albicocche e cioccolato bianco

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Il dolce semplice e soffice per la merenda o la colazione, ho messo le albicocche ma pesche, frutti di bosco, fragole, prugne e altra frutta di stagione vanno altrettanto bene.

Svegliarsi sapendo di trovare una ciambella o qualsiasi altro dolce preparato in casa mi mette sempre di buon umore, la sera me ne dimentico, dopo pochi istanti dal risveglio mi viene in mente cosa mi attende e mi alzo con entusiasmo, davvero.

Per me alzarmi dal letto è sempre traumatico, spesso devo farmi violenza per mettere giù i piedi dal letto, devo fare uno sforzo per tenere gli occhi aperti perchè so che chiudendoli pochi istanti e potrei riaddormentarmi.

Fosse per me bisognerebbe sempre alzarsi quando proprio ci si sente pronti, niente sveglie, orari, imposizioni morali, perchè ci sono anche quelle, per esempio il non voler perdere una giornata di sole, il sentirsi in colpa nel rimanere a letto dopo una certa ora.

Del resto penso sempre che uno dei momenti più belli della giornata sia andare a letto, il momento in cui appoggi la testa sul cuscino ha qualcosa di magico, unico, il momento in cui la testa si riposa sul morbido escludendo tutti i pensieri, belli o brutti.

Avrete intuito che se non dormo per me è sempre una giornata durissima, spesso drammatica.

Buona giornata!

 

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Ingredienti:

3 uova

100 gr di zucchero

200 gr di farina di riso

1 bustina di lievito

100 gr di cioccolato bianco

100 gr di burro

50 gr di mandorle intere

2-3 albicocche mature

 

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1 Sbattete le uova con lo zucchero fino a ottenere un composto spumoso e chiaro.

2 Sciogliete a bagnomaria il cioccolato e il burro.

3 Unite la farina e il lievito al composto di uova, mescolate.

4 Lavate e asciugate le albicocche, tagliatele a pezzetti e unitele al composto.

5 Unite il cioccolato e il burro fusi e le mandorle intere (se volete tritatele), amalgamate.

6 Imburrate uno stampo da ciambella, disponete il composto in modo uniforme e cuocete per 45 minuti a 180 gradi.

 

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DOLCI

Biscotti alla vaniglia

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Buon lunedì, a Milano grigio, niente di meglio che svegliarsi con i biscotti che ti aspettano.

Ammetto di non comprare mai biscotti, giusto i savoiardi per il tiramisu (che neppure mi piace odiando il caffè) una-due volte l’anno, dopo anni di sperimentazioni, assaggi, acquisti ho deciso che se devo mangiarli -li mangio raramente- me li preparo.

Un cookie comprato è molto molto diverso da un cookie fatto in casa, la differenza è abissale, idem un bacio di dama, volete mettere il profumo di nocciole che pervade la casa, le forme irregolari delle mezze sfere a quelli tutti uguali, precisi, identici senza profumo?

Piano piano ne sperimento sempre di nuovi, ad oggi penso che i cookie, i crumiri, i baci di dama, i ferri di cavallo, il classico frollino e altri che ora non ricordo sono molto meglio preparati da me che acquistati, insomma son diventata snob, o me li faccio o nulla, ovvio se capita, se sono in giro, a casa da altri ecc…li mangio, ci mancherebbe!

Del resto sappiamo tutti che i biscotti acquistati, a parte quelli di pasticceria, son preparati settimane prima, di fresco non hanno niente, non hanno profumo, chiusi nella plastica, dato che ci vuole così poco a prepararli viva l’home made, scegliere le forme, le spezie, il cioccolato, il limone, la vaniglia, le granelle di zucchero, lo trovo divertente.

Bello anche osare, provare nuovi abbinamenti, mix che a sentirli fanno storcere il naso, per esempio con amaretti e maionese, son molto buoni, trovate la ricetta sul blog, o al basilico (ricetta sul blog), al pepe nero, al mirto, allo yogurt….il mondo dei biscotti è immenso, potremmo passare una vita a farli senza mai esaurire idee nuove.

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Ingredienti:

220 gr di farina di riso

70 gr di zucchero di canna

una bacca di vaniglia

1 uovo e 1 tuorlo

125 gr di burro

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1 Setacciate la farina, unite lo zucchero, il burro, l’uovo, il tuorlo e l’estratto della bacca di vaniglia (incidetela sul lato lungo e con un coltellino estraete l’interno, tanti semini neri).

2 Amalgamate, formate una pasta liscia e omogenea, mettete in frigo per 45 minuti.

3 Accendete il forno a 180 gradi, stendete la pasta fra due fogli di carta forno, altezza quasi 1 cm, con uno stampino date la forma che preferite, distribuite su una teglia coperta con carta forno, distanziati, infornate per circa 12-15 minuti, proseguite fino al termine della pasta nello stesso modo.

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Lievitati

Pane integrale alla birra

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Il pane mi piace ma non lo mangio, se non con i salumi o per pulire il piatto (raramente) o se è molto molto buono e particolare ma non lo compro ne’ lo preparo con assiduità, una decina di volte all’anno al massimo, mi capiterà di mangiarlo tre/quattro volte al mese.

Non è una scelta particolare, non mi fa male ne’altro, semplicemente non sono abituata a mangiarlo pur piacendomi. I più attenti infatti avranno notato che non pubblico spesso ricette di pane e affini, oggi è uno di quei giorni rari.

Niente lievito madre appunto perchè si sentirebbe frustrato a non essere mai utilizzato, anche focacce, pizze e company non li preparo spesso, uso il lievito di birra fresco rapido e pratico da usare, la soluzione per tutti. Questo pane lo può preparare davvero chiunque, non c’è nulla di complicato da fare se non impastare.

Era da tempo che volevo provare il pane integrale tutto integrale, inteso senza miscelare due farine ma usando solo l’integrale, l’aggiunta della birra è stata un’idea dell’ultimo momento, ne ho alcune artigianali della Valle Camonica che mi piacciono e volevo sperimentare un sapore nuovo.

Magnifico il profumo mentre si cuoceva, la casa pervasa da un profumino che sa di buono, casereccio, confortevole, non lo mangio spesso ma riconosco la bellezza del pane appena sfornato, un gesto antico, colmo di significati, un alimento principe nella nostra cultura gastronomica.

Buon week end!

 

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Ingredienti

500 gr di farina integrale Molino Chiavazza

10 gr di lievito di birra bio

150 ml di acqua tiepida

100 ml di birra Furba (Birrificio WB Valle Camonica)

2 cucchiaini rasi di sale

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1 Intiepidite l’acqua, nel mentre su una spianatoia formate una fontana con la farina.

2 Aggiungete al centro della fontana il lievito sbriciolato, sui bordi il sale.

3 Cominciate ad aggiungere acqua e fate sciogliere il lievito.

4 Poco alla volta versando la birra aggiungete la farina impastando, dovrete continuando a impastare amalgamarla tutta.

5 Quando avrete ottenuto un panetto lavoratelo fino a farlo diventare liscio e omogeneo, circa dieci minuti. Fate lievitare due ore lontano da correnti d’aria in un luogo asciutto.

6 Disponete il pane in uno stampo da plumcake, se di alluminio ungetelo d’olio, fate lievitare ancora trenta minuti.

7 Accendete il forno a 190 gradi, cuocete per 40/45 minuti. Sfornate.

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