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Antipasti/ contorni/ verdure

Plumcake speck fagiolini e Silter

plumcake silter fagiolini e speck

Idea nata per finire lo speck e i fagiolini, i plumcake come i muffin, i pancake, le torte salate ecc…sono geniali perchè semplici da fare, veloci e puoi utilizzare praticamente qualsiasi ingrediente.

Il Silter per chi non lo conoscesse è un formaggio tipico della Valle Camonica, qualche anno fa ha ricevuto il riconoscimento della DOP, fra i tanti formaggi della valle possiamo dire che è il più noto ma ce ne sono moltissimi altri a onor del vero.

Continua la scia delle ricette facili, veloci, economiche, alla portata anche dei meno avvezzi ai fornelli, di cucinare in realtà avrei anche voglia, meno di trascorrere del tempo al computer, aspetto necessario per condividere con voi le ricette, ecco quindi che cerco di semplificare il tutto.

Siamo ormai a ferragosto, vi auguro di trascorrere una bella giornata, un bel fine settimana, a casa mia non cambia molto rispetto alle altre giornate ma so che tanti vanno fuori a pranzo, organizzano grigliate, serata sulla spiaggia, falò, ovunque voi siate godetevi ogni istante, anche chi non è in vacanza.

 

plumcake ai fagiolini speck e silter

 

Ingredienti:

180 gr farina

1 bustina di lievito

3 uova

100 gr di Silter

10 cl di olio evo

10 cl di latte

50 gr di speck a dadini o stick

100 gr di fagiolini

sale e pepe

 

plumcake al silter speck e fagiolini

 

1 Lessate i fagiolini.

2 In una padella antiaderente senza olio cuocete lo speck, basteranno 4-5 minuti.

3 In una ciotola radunate la farina e il lievito setacciati, il formaggio metà grattugiato, metà tagliato a pezzetti, unite i fagiolini tagliati a pezzetti, mescolate.

4 Unite le uova precedentemente sbattute con l’olio e il latte, amalgamate il tutto, regolate di sale e pepe, da ultimo unite lo speck scolando il grasso in eccesso.

5 Scaldate il forno a 180 gradi, mentre si scalda ungete uno stampo da plumcake con del burro, versate il composto, livellate la superficie perchè sia pari, infornate per 50 minuti, sfornate, lasciate intiepidire prima di toglierlo dallo stampo.

Antipasti/ contorni/ Patate

Crocchette di patate e ortiche

crocchette di patate e ortiche

Quando si dice km 0 e in realtà non superiamo i trenta metri! Le ortiche le ho raccolte nel giardino in montagna armata di guanti (sono riuscita comunque a pungermi…), le patate le ho prese da un’azienda agricola il cui campo si trova a 200 metri da casa, sempre fra i monti.

L’occasione era imperdibile, a Milano non avrei fritto e ovviamente non avrei trovato le ortiche, a 1300 metri è una passeggiata, foto scattate in trenta secondi mentre cercavano di rubermele ancora calde dal piatto. Non andrebbe fatto ma confido che vi concentriate più sulla bontà che sull’estetica.

Mi regala grandi soddisfazioni poter cucinare con ingredienti appena raccolti, un’opportunità che praticamente non ho mai vivendo in città, le rare volte che accade sono sempre felice, mi sembra tutto più semplice, più genuino, in qualche modo più vissuto.

Nelle prossime settimane quando sarò ancora fra i monti spero di riuscire a proporvi altre idee.

crocchette di patate con ortiche

 

Ingredienti:

per circa 20 crocchette

800 gr di patate lesse

100 gr di parmigiano

200 gr di ortiche

1 uovo grande

sale pepe

farina q.b.

olio per friggere

 

crocchette con ortiche e patate

1 Sbucciate le patate lessate e schiacciatele in una ciotola.

2 Con i guanti pulite e lavate le ortiche fatele sbollentare una decina di minuti in acqua bollente, strizzatele.

3 Unite le ortiche tagliate e pezzetti, l’uovo, il parmigiano, sale e pepe e amalgamate l’impasto, dovrà risultare omogeneo, sodo, provate a formare una crocchetta deve rimanere ben compatta.

4 Passate le crocchette nella farina, nel mentre scaldate abbondate olio di semi in una padella antiaderente. Una volta che l’olio sarà ben caldo immergete le crocchette ben separate, lasciate che si formi una crosticina dorata prima di girarle, devono cuocere 3-4 minuti per lato, scolate su un foglio di carta assorbente, servite calde o come preferite.

Lievitati

Focaccia di patate speck e rosa camuna

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Mentre tutti, diciamo tanti, preparano dolcetti, caramelle, biscotti e quant’altro per la calza della befana io mi metto a impastare una focaccia.

Di dolci ne abbiamo mangiati anche troppi e ahimè dubito che qualcuno mi regalerà la calza, quindi passiamo oltre e prepariamo questa focaccia morbida grazie alla presenza delle patate nell’impasto, condita con due prodotti tipici della Valle Camonica, le mie amate montagne.

Pur non essendo neanche lontanamente un’esperta di lievitati amo impastare, non sono precisa, non conosco i segreti dei lieviti, i tempi di idratazione e quanto ruota attorno a questo mondo ma impasto comunque, con lievito di birra e molto ad occhio.

Tutto sommato con discreti/buoni risultati.

Godetevi questi ultimi giorni di festa, ammetto che ho voglia di tornare alla normalità con orari e ritmi definiti, so che i più di voi non ameranno troppo questa mia affermazione ma per fortuna siamo diversi. Buon week end.

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Ingredienti:

250 gr di farina

1 patata lessa medio grande

10 gr di lievito di birra

sale

olio

acqua

100 gr di Rosa Camuna

4-5 fette di speck

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1 In una ciotola capiente radunate la farina, la patata schiacciata, il sale, il lievito sbriciolato e due cucchiai di olio, unite poco alla volta dell’acqua tiepida nel mentre impastate, proseguite fino a ottenere una pasta compatta, liscia e omogenea, coprite e fate lievitare per 2-3 ore.

2 Accendete il forno a 200 gradi, mentre si scalda, ungete una teglia da pizza, stendete la pasta direttamente con le mani, allargatela cercando di coprire tutta la superficie.

3 Spennellate dell’olio e del sale grosso sulla focaccia, e con le dita formate dei buchini, infornate per 15 minuti.

4 Dopo 15 minuti, aggiungete il formaggio tagliato a pezzetti e le fette di speck, lasciate cuocere altri 10 minuti.

Pesce

Burger di trota

trota, pesce, panino, burger, patatine, val camonica

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Il mio amore per la montagna credo sia noto a chi passa di qua spesso o mi conosce di persona, in particolare la Valle Camonica.

Una ricetta omaggio, diciamo così, realizzata con i prodotti del luogo, dal pane tipico e buonissimo alle trote, dalle patate alla birra. Le trote che vi assicuro non ha nulla a che vedere con quelle del supermercato, queste si pescano qua, hanno un sapore completamente diverso e son belle carnose.

L’hanno scorso mi son cimentata anche io nella pesca, o meglio diciamo che ho appreso le nozioni base su come preparare l’amo, l’esca, lanciare il filo in acqua, i “pescatori” veri erano altri ma quel giorno non abboccarono trote, pescare a 2000 m e passa con la cornice delle montagne che si riflette nell’acqua….meraviglia!

Fra poco si torna a Milano con mio grande entusiasmo……ho voluto preparare questa ricetta per festeggiare il fine estate e godere ancora qualche giorno di prodotti sani e genuini non del supermercato.

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Ingredienti:

200 gr di trota

1 albume

pangrattato

farina di mais

due panini di segale

2 patate medie

pomodorini e insalata

maionese

sale

olio per friggere

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1 Cuocete la trota alla griglia o ai ferri senza nulla. Lasciate intiepidire e pulite ricavando la polpa.

2 Mettetela in un piatto aggiungete l’albume, il sale e il pangrattato poco alla volta fino a raggiungere una consistenza morbida ma compatta (provate a fare una polpetta se non sta insieme aggiungete pane).

3 Mettete in una padella a scaldare due cucchiai di olio, mentre si scalda impanate la trota dandola la forma due burger e passatela nella farina di mais, fate una bella panatura.

4 Friggetele facendo attenzione a non girarle fino a che non si sarà formata una bella crosticina, cuocete in tutto cinque/sei minuti.

5 Preparate la patatine fritte nel modo classico, mentre si cuociono (almeno 15 minuti) lavate quattro/cinque ciliegini, asciugateli e tagliateli a fette, prendete qualche foglia di insalata, tagliate il pane di segale in due.

6 Assemblate i vostri burger disponendo come preferite le verdure, la maionese e il burger di trota, scolate le patatine su un foglio di carta assorbente, regolate di sale, e servite.

Io con birra del birrificio Balanders di Valle Camonica.

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Lievitati

Pane integrale alla birra

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Il pane mi piace ma non lo mangio, se non con i salumi o per pulire il piatto (raramente) o se è molto molto buono e particolare ma non lo compro ne’ lo preparo con assiduità, una decina di volte all’anno al massimo, mi capiterà di mangiarlo tre/quattro volte al mese.

Non è una scelta particolare, non mi fa male ne’altro, semplicemente non sono abituata a mangiarlo pur piacendomi. I più attenti infatti avranno notato che non pubblico spesso ricette di pane e affini, oggi è uno di quei giorni rari.

Niente lievito madre appunto perchè si sentirebbe frustrato a non essere mai utilizzato, anche focacce, pizze e company non li preparo spesso, uso il lievito di birra fresco rapido e pratico da usare, la soluzione per tutti. Questo pane lo può preparare davvero chiunque, non c’è nulla di complicato da fare se non impastare.

Era da tempo che volevo provare il pane integrale tutto integrale, inteso senza miscelare due farine ma usando solo l’integrale, l’aggiunta della birra è stata un’idea dell’ultimo momento, ne ho alcune artigianali della Valle Camonica che mi piacciono e volevo sperimentare un sapore nuovo.

Magnifico il profumo mentre si cuoceva, la casa pervasa da un profumino che sa di buono, casereccio, confortevole, non lo mangio spesso ma riconosco la bellezza del pane appena sfornato, un gesto antico, colmo di significati, un alimento principe nella nostra cultura gastronomica.

Buon week end!

 

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Ingredienti

500 gr di farina integrale Molino Chiavazza

10 gr di lievito di birra bio

150 ml di acqua tiepida

100 ml di birra Furba (Birrificio WB Valle Camonica)

2 cucchiaini rasi di sale

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1 Intiepidite l’acqua, nel mentre su una spianatoia formate una fontana con la farina.

2 Aggiungete al centro della fontana il lievito sbriciolato, sui bordi il sale.

3 Cominciate ad aggiungere acqua e fate sciogliere il lievito.

4 Poco alla volta versando la birra aggiungete la farina impastando, dovrete continuando a impastare amalgamarla tutta.

5 Quando avrete ottenuto un panetto lavoratelo fino a farlo diventare liscio e omogeneo, circa dieci minuti. Fate lievitare due ore lontano da correnti d’aria in un luogo asciutto.

6 Disponete il pane in uno stampo da plumcake, se di alluminio ungetelo d’olio, fate lievitare ancora trenta minuti.

7 Accendete il forno a 190 gradi, cuocete per 40/45 minuti. Sfornate.

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Primi

Canederli al Silter

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Giornata splendida di sole in montagna, vado in giro a raccogliere pigne, bacche rosse, rametti di abete, non so bene cosa ci farò ma intanto li utilizzo per questo piatto, ricetta tipica del Trentino Alto Adige, regione confinante con la Lombardia, precisamente con Ponte di Legno dove mi trovo adesso (non solo ovviamente).

Ho voluto unire due prodotti tipici di due regioni vicine, i canederli che vi avevo già proposto in brodo, e il Silter il formaggio più noto della valle Camonica, proprio in questi giorni a Ponte di Legno si sta svolgendo il festival del Silter, da poco gli è stata riconosciuta la DOP, motivo di orgoglio e soddisfazione.

Le foto son tremende, il piatto ovunque mi girassi era tutto un riflesso, in casa è buio nonostante fuori ci sia il sole, ho scattato in giardino dove ogni secondo la luce variava, insomma si poteva fare di meglio, ma qua non ho stoviglie, c’è poca luce in inverno e anche lo spazio è quello che è. Amen.

Buona giornata di mercatini, regali, sciate, passeggiate, mangiate, preparazione dell’albero e quant’altro.

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Ingredienti:

per due persone
300 gr di pane raffermo
180/200 ml di latte
100 gr di speck  a dadini (se preferite in un unica fetta ad affettare)
30 gr di burro
mezza cipolla bianca
1 spicchio di aglio
2 uova
farina 00
40 gr di Silter stagionato grattugiato +per il condimento (quantità a piacere)
sale
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1 Sbattete i tuorli con il latte, spezzettate grossolanamente il pane in una ciotola, versatevi il composto liquido, unite lo spicchio d’aglio tritato, mescolate e fate risposare due ore girando ogni tanto.
2 Sbucciate la cipolla, tritatela finemente, scaldate una padella antiaderente, rosolate lo speck nel burro insieme alla cipolla per una decina di minuti scarsi a fuoco moderato.
3 Unite il soffritto al composto di pane, aggiungete il Silter, regolate di sale,  amalgamate aggiungendo un po’ di farina, poco alla volta, valutate la consistenza, se il composto è ancora troppo bagnato aggiungete altra farina.
Mettete a bollire l’acqua come per la pasta, quando sarà bollente salate, aggiungete delicatamente i canederli cuocete per dieci minuti, scolate con un mestolo forato, conditeli con del burro e un’abbondante spolverata di Silter grattugiato.
Antipasti/ Primi

Polenta con lardo miele e castagne

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Un mese a Natale, dichiaro ufficialmente aperto l’inizio del mese più calorico dell’anno, il mese delle ricette natalizie e dei regali home made!

Non è il mio caso ma so che tanti di voi cominciano una maratona lunga e estenuante di feste e recite dell’asilo, della scuola, la cena aziendale, il pranzo con i cugini di ventesimo grado, l’aperitivo con i parenti lontani, la merenda con le amiche, quella con le mamme della classe, gli amici di infanzia, il gruppo di inglese, quello di nuoto ecc…

Ho amici che arrivano al 6 gennaio da raccogliere con il cucchiaino, tornare al lavoro è quasi una vacanza rispetto al gioco di incastri, impegni, cene, corse per prendere un regalo a tutti, preparazione di menu chilometrici dove non manca quel piatto per cui il pesce va ordinato tre settimane prima o il panettone della pasticceria migliore della città prenotato a ottobre.

A casa mia il Natale è piuttosto tranquillo, semplice, ogni anno non si sa bene chi ci sarà, il menù è ricco in senso di bontà ma non di quantità, non ci sono 16 portate, cinture slacciate, sguardi inebetiti dal cibo nel tardo pomeriggio del 25, i regali ci sono ma niente full immersion nel delirio cittadino delle settimane prenatalizie, i parenti son tutti lontani quindi non ci son cene, merende o altro.

Questa ricetta potrebbe essere un’idea, come antipasto veloce e sostanzioso, perfetto anche a  Capodanno magari in montagna in una baita, con la neve e il caminetto acceso…..concedetemelo è da settimane che non parlo di montagne!

L’ispirazione mi è venuta proprio ripensando a quest’estate in montagna, la polenta è un classico nei rifugi alpini, polenta vera, non parlo dell’istantanea, morbida, burrosa, ideale in questi giorni in cui il freddo è arrivato e un piatto caldo è d’obbligo oltre che piacevole.

Insieme alla polenta ho voluto abbinare il trio miele lardo castagne, non è una mia idea, l’ho mangiato sempre quest’estate in un rifugio, da solo senza polenta, come antipasto, a memoria non l’avevo mai mangiato prima questo mix,  ho voluto mettere insieme le due cose. Trovo sia un connubio perfetto che regala soddisfazione.

Immaginate la bellezza del lardo che si scioglie sulle fette calde di polenta, la dolcezza della castagna che sposa la sapidità del lardo, il miele che cola….poesia!

Provate, una ricetta che si prepara davvero molto rapidamente se avete un avanzo di polenta ma anche se dovete prepararla, si tratta solo di “assemblare” gli ingredienti, per renderlo più carino potreste dargli la forma tonda con uno stampino o una semplice tazzina, metterci una rametto di rosmarino per decorare, creare delle specie di tramezzini o alberelli di Natale (sovrapponendo i pezzi di polenta dal più grande al più piccolo intervallando ogni strato con una fetta di lardo, la castagna ridotta in briciole e il miele).

Buona settimana.

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Ingredienti:

500 ml di acqua

125 di farina fioretto

sale

una decina di fette di lardo sottile

castagne lessate

miele

Tutti gli ingredienti son della Valle Camonica

 

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1 Preparate la polenta secondo le istruzioni indicate sulla confezione, nel mio caso ho portato a bollore 500 ml di acqua, ho salato e versato la polenta mescolando di continuo con una frusta per 30-40 minuti, assaggiate.

2 Stendete la polenta su una teglia coperta di carta forno lasciate raffreddare del tutto.

3 Tagliate dei rettangoli di polenta, distribuiteli su un piatto e scaldateli (forno o microonde o griglia).

4 Distribuite i pezzi di polenta sul piatto singolo o da portata, aggiungete tre fette di lardo, tre quattro castagne e un cucchiaino scarso di miele, servite subito.

NOTE: le dosi son tutte variabili a seconda dei gusti, sia del lardo, che delle castagne e del miele, diminuite, aumentate come volete.

 

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DOLCI

Cake alle mele speziato

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Una ricetta ideale per la colazione, la merenda, come spezza fame in ogni momento in cui lo stomaco comincia a lamentarsi, perfetta per gli intolleranti al glutine e al lattosio, cioè metà dei miei amici.

Buona parte degli ingredienti son stati acquistati direttamente dal produttore, mele, Purafrutta e uova.

Ho sempre invidiato (una sana invidia) le blogger, le persone in generale che possono acquistare frutta, verdura, uova, carne ecc…direttamente dal contadino, in fattoria, al caseificio, stesso discorso per chi ti racconta di aver raccolto funghi nel bosco dietro casa, o il sambuco, le erbe spontanee, i frutti di bosco, castagne e altro.

Trovo sia un lusso, un’immensa fortuna, per noi cittadini è praticamente impossibile anche solo immaginare una cosa simile, ovvio puoi uscire da Milano e recarti in cascina o andarci nei week end, farti spedire prodotti ma non è la stessa cose che tornare a casa dal lavoro e andare in un bosco a raccogliere funghi.

Lo stesso vale per la frutta e la verdura, devi conoscere un contadino informarti sulla provenienza dei suoi prodotti, se riesci vai anche a vedere il sito (ammesso che ce l’abbia) o direttamente con i tuoi occhi i suoi terreni ma onestamente credo che pochi abbiano tempo di farlo, inoltre non è uguale ad avere i campi dietro casa, passare e vedere l’orto crescere.

Questo è uno dei tanti aspetti della città che non amo, lo scarso o quasi nulla contatto con la natura, il territorio, il non poter godere direttamente di quanto la natura ti regala o non aver spazio per avere un tuo orto, quando leggo i miei amici che  raccolgono il timo nel prato a due passi da casa o fanno il liquore con le noci dell’albero in giardino, vanno nell’orto ecc…..ferita!

Chissà magari un domani potrò permettermi questo lusso lontano da Milano. Buon week end!

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Ingredienti:

130 gr di zucchero di canna

4 uova medie

50 ml di olio di semi di girasole

80 ml di Purafrutta mele e ribes (Azienda Antichi Sapori Camuni)

250 gr di mele

240 gr di farina di riso

1 bustina di lievito

1 cucchiaino di cannella

1 cucchiaino di cardamomo in polvere

noce moscata

pepe nero

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1 Riunite in una ciotola gli ingredienti secchi, la farina, il lievito e le spezie, le cui dosi sono indicative, regolatevi a piacere.

2 Sbucciate, pulite e grattugiate le mele.

3 Sbattete in una ciotola le uova con lo zucchero, unite l’olio e il succo di mele e ribes, mescolate e aggiungete le mele, amalgamate.

4 Accendete il forno a 175 gradi, mentre si scalda unite gli ingredienti secchi a quelli umidi, amalgamate.

5 Riempite uno stampo da plumcake precedentemente  imburrato, livellate la superficie, infornate per 50 minuti. Sfornate, lasciate intiepidire e servite.

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Lievitati

Muffin con timo e formaggio

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Buon lunedì e buona settimana, nonostante abbia dormito abbastanza stento a svegliarmi e trovare energie per affrontare la giornata, urge un’altra tazza di te.

Il mio amore per i muffin è risaputo, soprattutto dolci, ma anche salati son ottimi e versatili, li prepari con tutto, oggi vi propongo una versione semplicissima che mi piace molto per il suo vissuto.

Intanto tutti i prodotti sono della mia amata Valle Camonica, dalla farina alle uova, dal formaggio al timo, ingredienti ottimi di cui conosco la provenienza e la freschezza; il timo l’ho raccolto quest’estate in un rifugio, una grande quantità data l’abbondanza presente, l’abbiamo messo a seccare diversi giorni poi l’abbiamo pulito, se pensate al timo del supermercato cancellate tutto, questo ha un profumo e un aspetto diverso, con dei bellissimi fiorellini violetti.

Il formaggio è tipico della Valle, si chiama Piccolo cuore della valle, e ha la forma di cuore proprio per richiamare l’immagine romantica dei pascoli verdi e rigogliosi dove pascolano le mucche, il nome vuole trasmettere il gusto della genuinità tipica dei prodotti di montagna.

Senza entrare nel dettaglio vi fornisco alcune informazioni su questo formaggio: prodotto con latte parzialmente scremato in centrifuga, pasta semicotta di spessore morbido, stagionatura 20-30 giorni, la salatura avviene in salamoia per un paio d’ore (queste informazioni sono prese dalla scheda tecnica offerta dal produttore Caseificio Cissva).

Un lunedì in città che profuma di montagna, di sole, di prati, di ricordi estivi dove di mucche felici che pascolavano ne ho viste centinaia e centinaia, il ricordo della raccolta del timo e del suo colore e profumo!

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Ingredienti:

per circa una decina di muffin (la quantità varia a seconda della grandezza dello stampino che utilizzate)

2 uova

150 ml di latte fresco

200 gr di farina

mezza bustina di lievito

100 gr di formaggio Piccolo cuore della Valle

1 cucchiaio abbondante di timo

sale

Uova, farina, timo, latte e formaggio provengono direttamente dalla Valle Camonica

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1 Sbattete le uova con il latte in una ciotola.

2 Setacciate la farina con il lievito.

3 Tagliate il formaggio a piccoli pezzi.

4 Unite la farina al composto liquido, amalgamate, aggiungete il formaggio e il timo, regolate di sale.

5 Scaldate il forno a 180 gradi, nel mentre prendete gli stampini da muffin e riempiteli per trequarti della loro capacità con il composto. Infornate per 25 minuti.

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Antipasti

Biscotti al Silter e castagne

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Il Silter è il formaggio più noto della Valle Camonica, prodotto DOP (denominazione origine protetta), a pasta semicotta, ottenuto esclusivamente dal latte vaccino.

Potrei parlarvi ore di questo formaggio ma cercherò di darvi poche ma chiare informazioni, intanto dove si produce? in tutta la Valle Camonica e nella zona del Sebino Bresciano, durante tutto l’anno, fresco o stagionato.

Il nome deriva dal luogo, la stanza dove viene fatto stagionare,  si tratta di un formaggio dalla lunga stagionatura e per questo considerato particolarmente pregiato, minimo cento giorni e oltre i duecento giorni, chi conosce questo formaggio e  ha visto una forma intera avrà notato il marchio.

Nel 2006 nasce il Consorzio per la tutela del formaggio Silter Camuno-Sebino, uno dei compiti del Consorzio consiste una volta verificati tutti i requisiti di produzione, le disposizioni disciplinari in materia, le analisi tecniche e di stagionatura di imprimere il marchio; dopo cento giorni di stagionatura viene impresso un marchio che rappresenta una scena in cui un uomo spinge un aratro.

Il marchio impresso a fuoco richiama le famose incisioni rupestri, famose in tutte il mondo, patrimonio dell’Unesco e vanto della Valle.

Sarebbe interessante raccontarvi i processi produttivi a cui ho avuto modo di assistere in parte, la storia di questo formaggio, le ricette più note, descrivervi la zona di produzione (solo questo aspetto comporterebbe ore e ore di descrizione), le iniziative per promuoverlo e molto altro, mi limito a lasciarvi alcuni link interessanti dove approfondire qualora siate interessati.

Il mio invito è quello di andare in Valle Camonica e assaggiarlo, magari in malga tagliato direttamente dal produttore così da potergli rivolgere qualche domanda, vedere l’ambiente in cui viene prodotto, respirare il profumo della montagna.

Di ricette con il Silter ce ne sono parecchie, andando in vacanza in Valle Camonica da sempre ho potuto gustarne diverse, forse la mia preferita gli gnocchi della cua, un vero tripudio di sapori (e calorie…calorie buone!!!), solitamente lo si propone nei primi piatti e nei taglieri con i salumi. Dopo aver riflettuto su come utilizzare il Silter che avevo ho pensato a dei biscotti, forse una preparazione insolita, un esperimento, da associare alle castagne, altro prodotto importante della Valle (www.consorziocastagna.eu).

Provate, a casa mia son finiti in pochi minuti, uno tira l’altro, saporiti ma delicati allo stesso tempo.

www.agraria.org prodotti tipici

www.montagnedivalgrigna.it le vie del Silter (molto carino e interessante)

https://www.politicheagricole.it/flex/cm/…/BLOB%3AID%3D3335

il libro Sapori della Valle Camonica I formaggi

 

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Ingredienti:

per circa 25 biscotti

250 gr di farina 00 Molino Tognali

175 gr di burro di malga

80 gr di castagne bollite

200 gr di Silter stagionato

sale

pepe

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1 Grattugiate finemente il Silter, schiacciate le castagne con una forchetta, devono diventare briciole.

2 In una ciotola capiente versate la farina, il formaggio, le castagne, il burro freddo tagliato a pezzetti, sale e pepe, lavorate insieme tutti gli ingredienti fino a formare una pasta liscia e omogenea, mettete in frigorifero per mezzora a riposare.

3 Tra due fogli di carta da forno stendete la pasta aiutandovi con il mattarello, altezza circa 5-7 mm, prendete uno stampino e formate i biscotti, distribuiteli su una teglia da forno coperta di carta forno, cuocete in forno già caldo a 200 gradi per circa 16/17 minuti; proseguite fino al termine della pasta.

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