Chi mi legge con assiduità sa che sto trascorrendo l’estate in montagna e ne sono molto felice, sto andando in tanti rifugi, belli o meno belli, tutti con panorami, vedute pazzesche, tutti lontani dalle macchine, dal turismo di massa, solitamente vado in settimana per evitare le folle del week end, non amo i posti affollati, non a caso l’idea di una spiaggia ligure ad agosto mi mette ansia.
Settimana scorsa sono andata in un rifugio con cui è stato subito amore! La giornata era calda ma nuvolosa, dicevano che avrebbe piovuto, pertanto ho pensato di non andare troppo lontano (dopo tutta l’acqua presa l’anno scorso son rimasta traumatizzata!).
Un sentiero alla portata di tutti, non troppo faticoso ne’particolarmente lungo, arrivata a un cancelletto di legno aperto ho intuito di essere ormai arrivata, romanticamente ho pensato che un cancello aperto fosse sinonimo di benvenuto, un po’ come dire “vieni, la porta è aperta” mentre il cancello è lì per evitare l’ingresso delle mucche.
Pochi metri avvolta nella nebbia, con quell’arietta quasi fredda per cui un leggero brivido corre sulle braccia nude e davanti a me un prato alcune malghe piccole in pietra, difficile spiegare ma son rimasta subito conquistata! Quel prato una meraviglia, accogliente, grande ma non troppo grande, con l’erba verde, quel verde luminoso tipico dell’estate, i tavolini per mangiare o riposarsi.
Amo i rifugi circondati da prati e non da sassi, amo i rifugi piccoli, non quelli enormi, magari a due piani, con cento posti letto, amo i rifugi con tanto legno e poco ferro, amo i rifugi raccolti, dove la sala non è immensa e dentro accoglie tante di quelle persone per cui è quasi difficile parlare.
Malga Stain mi è piaciuta subito, sicuramente anche perchè non c’era nessuno, neanche il sole, in solitaria ha tutto un altro fascino, la pace, il silenzio, solo il sottofondo di una radio, libri da sfogliare, canticchiare sottovoce una canzone d’altri tempi, tanto attorno non c’è nessuno e sentire in cucina qualcun’altro fare altrettanto, sorridere! Mangiare con calma, tanto non devo liberare il tavolo per altre persone, nessuno che ti mette fretta, con una mano la forchetta con l’altra storie di stambecchi.
Come piace a me, piccolo, raccolto, intimo, con tanto legno, accogliente, le mucche in lontananza (non che abbia niente contro le mucche ma a volte mangi con loro a fianco, pare che ti puntino quasi il piatto….se poi c’è pure un cane, il concerto è sicuro).
Sarei rimasta ore su quel prato avvolto nella nebbia, ma il “timore” della pioggia mi ha spinta a tornare a valle dove ovviamente c’era un bel caldo e di pioggia neppure l’ombra fino a sera, ore e ore dopo.
Ci sono “cose” che subito ti conquistano, persone, luoghi, situazioni, profumi, colori, all’inizio difficile spiegare perchè, ti piacciono subito, senti di volerci tornare, di volerle immortalare, lasciano un ricordo, un’impressione, una sensazione bella! Con il tempo riesci a focalizzare meglio, a far sedimentare meglio le sensazioni e comunque puoi tornarci, opportunità che ti rende felice!
Quanto alla ricetta, tante patate da smaltire vuol dire gnocchi, se siete pazienti passateli nella forchetta o nel riga gnocchi, io sfaticata non ne avevo voglia, lo speck, siamo in montagna, è ottimo, la birra, buona rossa artigianale, mi piace usarla per cucinare, provateli, diversi dal solito! Usate la birra che preferite e sentite se vi piace, difficile descriverne il sapore perchè ogni birra è diversa, dovete proprio assaggiare per sapere se è di vostro gradimento!
Ingredienti:
per tre/quattro persone (non fameliche)
500 gr di patate vecchie farinose
150 gr di farina
2 cucchiaiate di uovo sbattuto
sale
100 gr di speck a pezzetti
250 ml di birra rossa
2 scalogni grandi
2 cucchiaio di olio evo
parmigiano facoltativo
sale pepe
1 Lavate le patate e mettetele a bollire con la buccia, una volta pronte scolatele. Lasciatele raffreddare un pochino giusto il tempo di non scottarvi, è meglio lavorare l’impasto quando le patate sono ancora tiepide.
2 Sbucciatele e passatele nello schiacciapatate, formate una fontana su un piano di lavoro, aggiungete la farina, il sale e l’uovo, impastate velocemente e per meno tempo possibile. Dovrete ottenere una palla omogenea e liscia.
3 Dividete l’impasto a pezzetti, formate dei cilindri di circa 1 cm di diametro, con un coltello tagliate i cilindri ogni due cm. Proseguite fino al termine dell’impasto. Fate riposare per mezzora su un vassoio infarinato.
4 Mettete a bollire l’acqua, nel frattempo affettate finemente gli scalogni, metteteli a soffriggere nell’olio, dopo 3-4 minuti, aggiungete lo speck, girate con un cucchiaio di legno, una volta rosolato bene aggiungete la birra, lasciate cuocere per 20 minuti circa, fuoco moderato, quando l’acqua bolle salatela e buttate gli gnocchi, quando salgono scolateli con un mestolo forato (no scolapasta che vi si incollano) e conditeli. Spolverate di pepe.
30 Comments
Emanuela
5 Agosto 2015 at 12:02Buona permanenza in montagna carissima! E vedo che non ti fai mancare ottimi e sfiziosi piattini! 😉
Complimenti!
Elisabetta Lecchini
7 Agosto 2015 at 10:14eh be’ qua anche se fa caldo posso cucinare di tutto che ci sta comunque benone, grazie!
Mary Vischetti
5 Agosto 2015 at 12:28Lilli, il tuo post è bellissimo…pieno di poesia…Questo prato e questo rifugio hanno conquistato anche me! E anche i tuoi gnocchi…sono meravigliosi!! Un abbraccio forte, Mary
Elisabetta Lecchini
7 Agosto 2015 at 10:14ma grazie mary, mi fa piacere averti conquistata! un abbraccio anche a te!
Claudia
5 Agosto 2015 at 13:00Ho sognato un pò con la tua descrizione.. Voglia di frescura!!!! anche se io sinceramente preferisco sempre il mare.. ma non quello nei pressi di Roma.. non le spiagge affollate per carità! ma le spiagge greche.. deserte… dove anche se fa caldo.. te ne puoi stare a bagno in un’acqua cristallina.. ehehehe… Vabbè va.. torniamo alla realtà.. Ammazza che buoni questo gnocchi.. con speck e birra immagino che gusto!!!! :-* un baciotto e buon proseguo vacanze…
Elisabetta Lecchini
7 Agosto 2015 at 10:15a me il mare piace molto ma vado sempre in montagna, forse proprio perchè per trovare spiagge deserte devi andare lontano, grazie baci!
Fr@
5 Agosto 2015 at 14:20Mi piace molto la montagna in estate, e quello che hai descritto per me il paradiso.
Ottimi questi gnocchi,
Elisabetta Lecchini
7 Agosto 2015 at 10:16sai che anche io quasi quasi la preferisco in estate? grazie mille!
zia Consu
5 Agosto 2015 at 14:49Che piatto squisito..mi viene l’acquolina al solo pensiero 😛
Elisabetta Lecchini
7 Agosto 2015 at 10:16grazie zietta!
SABRINA RABBIA
5 Agosto 2015 at 15:56QUANTO TI INVIDIO SAPENDOTI AL FRESCO, IO HO PASSATO UN’ESTATE INFERNALE IN POSTI CALDISSIMI SONO STREMATA!!!!!DELIZIOSI I TUOI GNOCCHI, QUANDO SMETTERA’ IL CALDO LI PROVERO’!!!!!BACI SABRY
Elisabetta Lecchini
7 Agosto 2015 at 10:16eh immagino quest’anno il caldo non lascia tregua, resisti e speriamo si abbassino le temperature! grazie e bentornata!
Andreea Manoliu
5 Agosto 2015 at 17:30Voglia di freschezza anche da queste parti!!! I tuoi gnocchi sono eccezionali 🙂
Ancora una volta complimenti!!!
Elisabetta Lecchini
7 Agosto 2015 at 10:20grazie mille davvero e tieni duro, prima o poi arriva anche il fresco!
Valentina
5 Agosto 2015 at 20:07Ciao tesoro <3 Ho visto qualche foto della tua vacanza e sono davvero posti splendidi, nemmeno io amo il caos 😉 Questi gnocchi devono essere squisiti, mi piace moltissimo l'idea di utilizzare la birra.. proverò presto! Va meglio, anche se non ti nascondo che con un pochino di aria fresca andrebbe ancora meglio!!! Grazie per la tua presenza e la tua dolcezza, ti abbraccio forte forte forte <3 Felici vacanze :**
Elisabetta Lecchini
7 Agosto 2015 at 10:21grazie mille vale delle tue parole, spero di vederti presto carica e riposata e soprattutto con un po’ di fresco, intanto mi godo le tue meraviglie sempre strepitose, un abbraccio forte anche a te!
Silvia Brisi
5 Agosto 2015 at 21:18Meravigliosi questi gnocchi, gustosissimi!!!! Che bellezza i rifugi di montagna!!Dopo una bella sfacchinata sono quelli che ti rimettono in sesto!!
Un bacioneeee!!!
Elisabetta Lecchini
7 Agosto 2015 at 10:23vero, si arranca a salire ma quando arrivi gioia infinita, buone vacanze, ormai stai partendo! un bacione!
Sara
5 Agosto 2015 at 21:57Stupenda la montagna, sono anni che non ci vado più e mi manca!! Davvero interessanti questi gnocchi, li proverò al più presto! Un abbraccio :*
Elisabetta Lecchini
7 Agosto 2015 at 10:23devi assolutamente rimediare sara, specie quest’anno con questo caldo! grazie e se provi gli gnocchi fammi sapere, un abbraccio!
lilli
6 Agosto 2015 at 10:01va beh dai quando ci andiamo? 😉
Elisabetta Lecchini
7 Agosto 2015 at 10:24guarda immagino già la tua faccia…..
ipasticciditerry
6 Agosto 2015 at 12:36Buonissimi!! Lo so, perchè mi è capitato di farli e mangiarli, ora li avevo accantonati nella memoria ma li rifarò. Goditi le tue montagne Elisabetta, goditi i meravigliosi paesaggi e gli angoli di solitudine … continua a raccontare però, così per me, che non mi muoverò da casa, sarà come essere lì con te. Ti abbraccio forte forte, a presto
Elisabetta Lecchini
7 Agosto 2015 at 10:25eh immaginavo che una come te avesse già fatto gli gnocchi alla birra, una vera delizia! continuerò a raccontarvi di tanta bellezza sperando di farvi compagnia, quest’anno sarai felice del caldo! ti abbraccio cara terry!
speedy70
6 Agosto 2015 at 15:42Molto gustosi questi gnocchi, mi piacciono!!!!
Elisabetta Lecchini
7 Agosto 2015 at 10:25grazie!!!!
lory b
6 Agosto 2015 at 16:55Ciao cara, che delizia la montagna, pace aria fresca e tanta tanta tranquillità… un sogno!
Bel piatto a mio marito piacerebbe tantissimo!
Un bacione cara e buon proseguimento!
Elisabetta Lecchini
7 Agosto 2015 at 10:25eh allora devi prepararglielo quanto prima! concordo la montagna un vero sogno, un abbraccio e spero, buone vacanze anche a te!
Fabi Fabipasticcio
13 Agosto 2015 at 17:58Posso dirti che, nonostante la caldissima sauna in cui sono immersa, un piattino lo mangerei anche subito
Elisabetta Lecchini
14 Agosto 2015 at 19:16spero che sia meno caldo, qua in montagna oggi bruttino, comunque un piatto di gnocchi si mangia sempre volentieri! grazie!